Se ami il trekking di nicchia, potrebbe interessarti un itinerario che decisamente vale la pena percorrere: il Cammino dei Briganti.
Si tratta di un cammino alla scoperta della storia del brigantaggio marsicano e dei territori in cui i briganti vivevano e si muovevano: boschi, montagne, borghi medievali, vallate e contrade a cavallo tra l’Abruzzo e il Lazio.
Oggi ti raccontiamo da dove ha origine questo cammino, quali sono le tappe e come si fa a percorrerlo.
Storia dei Briganti in Abruzzo
La storia del Cammino dei Briganti inizia a metà Ottocento, più di un secolo e mezzo fa.
Allora, dove oggi c’è il confine tra Abruzzo e Lazio, confinavano lo Stato Pontifico e il Regno di Napoli. Almeno fino al 1861, quando il Regno di Sardegna conquistò quello Borbonico e proclamò l’Unità d’Italia.
Nelle nostre terre, a quei tempi, la vita era già abbastanza dura: miseria, carestie, fame, pestilenze e tasse esagerate già spingevano molti a creare organizzazioni di banditi che combattevano contro le truppe ufficiali. E, ad alcuni marsicani e cicolani, l’annessione al Regno Sabaudo non andò giù: non avrebbe migliorato le condizioni del popolo, anzi, sarebbero subentrate nuove tasse e l’obbligo della leva.
Qualcuno rimase fedele a re Francesco II di Borbone per nostalgia, altri per interesse verso lo Stato Pontificio, altri ancora, semplicemente, non volevano essere assoggettati al nuovo dominio e ai nuovi padroni: fatto sta che iniziarono a dare vita a una resistenza clandestina contro quello che consideravano l’invasore sabaudo.
Ed è così che nacque il fenomeno del brigantaggio.
I briganti lottavano contro quella che veniva considerata come una vera invasione della loro terra, a volte supportati dallo Stato Pontificio ancora indipendente e dai Borbone e, spesso, con modalità violente, a suon di rapimenti, riscatti e torture, rendendo l’Abruzzo praticamente ingovernabile per diversi anni: fin quando, tra il 1863 e il 1867, l’ormai Stato Italiano non iniziò una durissima repressione che mise fine al fenomeno.
La banda di briganti più famosa della nostra zona era la banda di Cartore, formata da uomini provenienti da S. Anatolia, Poggiovalle, Rosciolo e altri paesi situati sul confine. Come rifugio sicuro contro l’esercito dei Savoia, la banda scelse i territori impervi della Marsica e del Cicolano: boschi e montagne dove potevano nascondersi e spostarsi a piedi liberamente da un lato all’altro del confine, a seconda della convenienza.
Sono quegli stessi territori che, da poco, sono stati riscoperti con il Cammino dei Briganti.
Cos’è il cammino dei briganti?
Il Cammino dei Briganti è un sentiero ad anello a cavallo tra la Marsica e il Cicolano. Si tratta di un cammino abbastanza nuovo, istituito solo nel 2016, che però veniva percorso già da tempo da noi marsicani appassionati di trekking.
È lungo 100 km suddivisi in 7 tappe, con un dislivello massimo di circa 650 m e un’altitudine massima di circa 1300 m, e vuole ripercorrere i luoghi che furono teatro del brigantaggio marsicano: boschi e montagne, ma anche borghi dove si fece, letteralmente, la storia d’Italia.
Come funziona il cammino dei briganti
Il Cammino dei Briganti è ben organizzato e segnalato. Si parte e si arriva nel paese di Sante Marie (AQ), dove è possibile ritirare il salvacondotto da timbrare e, a fine cammino, il certificato.
Si può percorrere a piedi, in mtb o in e-bike, sia integralmente che in parte, tappa per tappa. La lunghezza delle varie tappe non è eccessiva: gli escursionisti esperti e ben preparati e i ciclisti con una buona preparazione atletica possono anche abbinarne più di una, abbreviando i tempi di percorrenza.
Le tappe
Il cammino dei briganti è suddiviso in 7 tappe, quindi 7 giorni di percorrenza.
Si parte in Abruzzo, a Sante Marie, ma già durante la seconda tappa, si entra nel Lazio, in provincia di Rieti. La quarta tappa, facoltativa, è un itinerario ad anello nei Monti della Duchessa, dopodiché, dalla quinta tappa, si rientra in Abruzzo.
Nel percorso si attraversa una natura bella e incontaminata, ancora poco toccata dal turismo di massa. Vedrai tanti borghi di origine medievale e frazioni e contrade ormai quasi disabitate, dove è possibile soggiornare in piccole strutture a conduzione familiare e assaggiare i piatti tipici della zona.
Partenza | Tappe intermedie | Arrivo | Lunghezza | |
Prima tappa | Sante Marie (AQ) | Santo Stefano (frazione di Sante Marie) | 5,6 km | |
Seconda tappa | Santo Stefano | Valdevarri (frazione di Sante Marie) – Val de Varri (Pescorocchiano, RI) | Nesce (frazione di Pescorocchiano) | 13,9 km |
Terza tappa | Nesce (frazione di Pescorocchiano) | Poggiovalle – Villerose – Spedino (frazioni di Borgorose, RI) | Cartore (frazione di Borgorose) | 16,6 km |
Quarta tappa (facoltativa): anello di Cartore | Cartore | Lago della Duchessa (RI) | Cartore | 12,3 km o 15 km |
Quinta tappa | Cartore | Passo le Forche (AQ) – Santa Maria in Valle Porclaneta (Magliano de’ Marsi, AQ) | Rosciolo dei Marsi (frazione di Magliano de’ Marsi) | 8 km |
Sesta tappa | Rosciolo dei Marsi | Magliano de’ Marsi | Loc. Le Crete (Tagliacozzo, AQ) | 14,5 km |
Settima tappa | Loc. Le Crete | San Donato (frazione di Tagliacozzo) – Scanzano – Tubione (frazioni di Sante Marie) | Sante Marie | 21 km |
Quando andare
Il Cammino dei Briganti può essere percorso in ogni stagione. Ci troviamo in quota bassa, tra gli 800 m e i 1300 m, quindi la neve cade solo in pieno inverno tra Dicembre e Marzo, e la presenza dei boschi rende la zona fresca e ombreggiata anche in estate.
Quindi puoi percorrere il Cammino dei Briganti in ogni: in primavera vedrai fiorire il bosco, in estate avrai la possibilità, se vuoi, di pernottare in tenda all’aria aperta, in autunno potrai ammirare il foliage e, se scegli di andare in inverno, potresti goderti una bella ciaspolata.
Come organizzarsi
Le tappe del Cammino dei Briganti percorrono borghi molto piccoli, dove ci sono alcune piccole strutture ricettive e agriturismi che è consigliabile prenotare in anticipo. Potrai fare colazione e cenare nei borghi e acquistare pranzo e spuntini per la tappa negli alimentari di paese.
Ovviamente sono necessarie scarpe, abbigliamento, zaino e bastoncini trekking, insieme a una buona preparazione atletica.
Il cammino può essere percorso da soli, ma il nostro consiglio è di affidarti a una guida che possa spiegarti storie, tradizioni e particolarità dei luoghi che attraverserai.
Noi ad esempio organizziamo il Cammino dei Briganti in e-bike con due diverse opzioni. La prima è l’itinerario da due giorni e una notte, suddiviso in due tappe da 40km l’una circa:
- il primo giorno percorriamo dalla prima alla terza tappa canoniche, con partenza da Sante Marie e arrivo a Cartore;
- il secondo giorno da Cartore torniamo a Sante Marie, unendo le tappe cinque, sei e sette.
Oppure puoi scegliere l’itinerario da 3 giorni e due notti, sempre in e-bike, in cui oltre a percorrere il Cammino dei Briganti visiteremo anche l’anfiteatro di Alba Fucens.
Se invece preferisci il trekking a piedi ma non hai la preparazione necessaria per affrontare un cammino da 100 km, puoi scegliere l’escursione Storie di Briganti e percorrere con noi parte della quinta tappa tra Cartòre e Santa Maria in Valle Porclaneta e aggiungere un’escursione a bocche di Teve.